2009
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Baia Bros ... il BikeTrial in Canada
Forse qualcuno di voi conosce già questo sito, per me è stata una recente e piacevole scoperta. Scorrendo tra i nominativi dei Delegati BIU puntualmente aggiornato dal "potente" Hiro ho scovato, accanto al nominativo del Delegato Canadese Mike Baia questo sito Web. Lo trovo piacevole e molto famigliare e per questo l'ho pubblicato su BikeTrial Italia.
Il sito Baia Bros è aggiornato da Mike a cui ho inviato una richiesta di informazioni "dirette". Date un' occhiata e se volete scrivete a Mike un saluto o un augurio dall'Italia al Canada, sarà certamente bene accetto.
Attendiamo gli amici Canadesi che si sono già distinti in quanto a risultati a Ping Tang 2009 per il WBC 2010 in Italia.
Buona consultazione.
Giuliano Gualeni
Delegato BIU Italia.
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Marco Selva è un pilota che proviene da una delle zone a maggior concentrazione trialistica d'Italia, la Valsassina, essendo nato a Lecco il 26 agosto 1995, e vivendo tra Primaluna, dove risiede, e Taceno, dove il papà lavora come falegname. Dopo l'esordio in alcune gare della scorsa stagione, quest'anno ha disputato la sua prima stagione agonistica completa, presentandosi praticamente a tutti gli eventi agonistici e non del 2009, trionfando nel Campionato Italiano BIU-UISP nella categoria minime.
Sempre accompagnato dalla vulcanica mamma Gianna e dal più tranquillo e sorridente papà Sergio, si è fatto notare per l'educazione, la simpatia e la sua incredibile passione in questo sport.
Ecco le nostre domande a Marco
BikeTrial, la prima volta...
La prima volta che ho visto praticare il BikeTrial ero uno spettatore alla gara di Primaluna e mi hanno colpito molto le esibizioni acrobatiche di alcuni atleti, soprattutto quanto saltavano dal ponticello che per noi ragazzi del posto è sempre stata una "cosa assolutamente da non fare".
Da quanto tempo fai BikeTrial?
Ho comprato la mia prima bike nell'aprile del 2008 e durante quell'estate ho cominciato a cimentarmi con i primi saltelli...
Il tuo pilota di riferimento o idolo?
Come tutti anch'io ho qualcuno che stimo e ammiro e non può che essere colui che mi ha insegnato le basi di questo sport, ossia quel "pazzo" di Paolo "POOL" Patrizi.
Solitamente ti aiuta qualcuno in zona?
In gara preferisco sbagliare da solo e quindi solo raramente chiedo consigli, che immancabilmente non seguo, perchè quando ti trovi in zona con la bike, e non solo a piedi, le cose sono molto diverse.
La stagione 2009...
La stagione appena trascorsa non è per me comparabile con nessun'altra perchè è la prima volta che mi cimento in un'avventura così. Posso sicuramente affermare che essendo partito con l'intenzione di divertirmi, DIVERTIRMI, DIVERTIRMI e posso a ragione sostenere di aver centrato il mio obiettivo principale, anzi, anche qualcosa di più.
Hai qualcosa da rimproverarti o di cui sei particolarmente orgoglioso per quanto riguarda il tuo 2009?
Non penso di avere grandi rimproveri da farmi, nè motivi particolari per cui essere orgoglioso... ho ancora tanta di quella strada da fare!!!
Come sono state le gare?
In genere posso dire che le gare hanno subito un innalzamento di livello dall'inizio della stagione in poi. Del resto la cosa è stata più che corretta visto che all'inizio non si è ancora molto in forma e poi, col passare dei mesi, si "carbura" meglio.
La gara più e quella meno bella del 2009.
Le gare più belle per me sono state due (senza niente togliere alle altre): Piateda, perchè la prima gara del primo campionato non si scorda mai, e Castiglioncello, perchè da allora mi sono reso conto che potevo anch'io provare a vincere. La meno bella..... beh, Parma. Perchè... sono state tante le coincidenze che hanno rovinato una bella giornata (il clima troppo afoso, le zone per la prima volta davvero impegnative, una certa lungaggine per arrivare a definire le classifiche, la stanchezza della scuola (si era a fine maggio)... ma è meglio guardare avanti.
Il tuo commento riguardo l'ambiente del Campionato Italiano BIU-UISP.
Bellissima la compagnia, buonissimi gli stimoli che arrivano dagli altri, particolarmente di supporto sentire gli avversari che tifano per te e ti incoraggiano e poi... due panini mangiati in compagnia, la tavolata immensa prima della gara di Rieti, Congiu, il nonno, che dispensa consigli (che vanno un gran bene...) e che ti fa sentire cresciuto quando sei tu a poterli dare a lui... Quello che non mi piace è essere obbligati a partire dalla stessa zona tutti quanti e doversi fare anche più di 35 minuti di coda prima di potersi mettere in gioco (come è successo ad Alcenago). Non sarebbe meglio lasciare ai bikers la possibilità di scegliere quali zone affrontare e con quale ordine? Altro dettaglio che mi piacerebbe poter trovare nei prossimi mesi è un angolo per il riscaldamento prima della gara. E' vero che in tanti casi non c'è tempo prima, ma quando si può...
Otto gare nel 2009, troppe?
Le gare non sono mai troppe. Per noi che abbiamo sempre tanta voglia di confrontarci e stare insieme non c'è un numero di troppo. Pensando a chi ci accompagna mi viene da dire... ma dai, che vi divertite un sacco anche voi!!!
Le gare sono tutte al centro-nord, esclusa Rieti, come fare per esportare il BikeTrial nel resto del Paese?
Non conosco biker del sud e non ho idea di quanti potrebbero essere. Sicuramente in parecchie regioni dell'Italia meridionale sarebbe possibile allenarsi anche a fine inverno quando da noi non se ne parla proprio. Se si organizzasse un bel campo scuola (per le vacanze di carnevale?!!), magari con trasporto collettivo in pulmann, per rendere anche il viaggio un bel momento, sarebbe una gran bella iniziativa.
Sportivamente parlando, nel futuro...
Se volete sapere quello che mi piacerebbe fare vi accontento subito: vincere, ovvio. Peccato però che man mano che passa il tempo mi rendo conto che gli altri impegni mi permettono sempre meno di cavalcare la mia piccola 20".
La sfida dura non è trovare la voglia di allenarsi (non manca mai), non è recuperare un angolo in cui poter affrontare nuove prove (anche se adesso con la neve è quasi impossibile), ma è avere il tempo per farlo. La voglia è comunque tanta e quindi non ho intenzione di fermarmi. Non riuscirò di certo ad essere migliore di tanti campioni ma il desiderio è così grande che guarderò sempre avanti e terrò presente, sempre, che avrò comunque vinto ogni volta che mi sarò divertito.
L'allenamento?
A casa mi alleno quasi sempre da solo, e questa è la parte peggiore. A volte riesco a recuperare qualche amico e passiamo qualche ora in compagnia. Non c'è bisogno di dirlo, tutta un'altra cosa!
Quando ti alleni si ferma mai qualcuno a guardarti? Hai "contagiato" qualche amico con la tua passione?
Capita spesso, proprio perchè è uno sport semisconosciuto, che quando ci si allena chi passa rallenti per curiosare. Fa piacere parlare e spiegare perchè non ha il sellino, l'importanza dei freni, la fatica e la ricompensa che si ottiene quando si riesce in qualcosa. Anche alcuni ragazzi del paese adesso hanno preso la bike e mi chiedono di allenarmi con loro. Lo faccio sempre molto volentieri, specialmente quando sono piccoli e ti vedono come un pro e ti chiamano "Grande Marchigno".
Il tuo parere sulla crescita di questo sport in Italia.
Cresce, cresce. All'estero sono nati un po' prima, e quindi sono già un po' più grandi di noi, ma la nostra voglia è tanta. Speriamo di progredire in fretta partendo da dove loro sono già arrivati per poter competere presto alla pari.
Studio e lavoro.
Studio. Sono al primo anno di scuola superiore e mi rendo conto di aver fatto bene a godermi in tutto relax la terza media. Adesso non c'è più tempo. Non so ancora bene in quale direzione andrà la mia vita dopo la scuola ma se potessi trovarmi un'occupazione che mi lasciasse nel mondo delle bici sarebbe la realizzazione di un bel sogno.
Marco Selva tra dieci anni?
Non ho idea di come potrò essere, ma di certo l'esperienza del mio sport mi lascerà un modo di avvicinarmi alla vita un po' diverso rispetto a quello di buona parte dei miei coetanei, che passano il tempo libero senza sapere cosa fare.
Bike, quale?
La mia bike è una Monty Kamel, modello 2010, bella e abbastanza reattiva. Di certo con delle differenze rispetto al modello precedente, spero siano tutte in meglio. Il mio sogno però è... rosa (e gli appassionati non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni). Per quest'anno però non mi sento ancora pronto. Meglio aspettare, farsi più muscoli, diventare più leggeri sulla bici e poi... cambiare decisamente!
Protezioni, quanto sono importanti? Dal tuo punto di vista il BikeTrial è uno sport pericoloso?
Pericoloso il BikeTrial? Direi proprio di no. Certo l'attenzione non deve mancare mai, ma non solo per questo sport. Le protezioni sono importantissime. Proteggiamo la bike dai graffi e perchè non ripararci la pelle dai segnacci che lasciano i pedali? I paratibie sono fondamentali. Quando non sai andare ti proteggono ma anche quando sei migliorato sono indispensabili perchè osi di più e quindi, rischiando di più "...quando botti son dolori!". Io sia in gara che in allenamento non so fare a meno di guanti, casco e parastinchi. E' un'abitudine che ho preso da subito e non ci penso neanche. Fa parte dell'attrezzatura, come la pompa o i pezzi per le riparazioni. Non sono molto d'accordo sull'uso di magliette a manica lunga nè di pantaloni lunghi: se è per il freddo ognuno si regola secondo il proprio livello di sensibilità e come protezione dai piccoli incidenti di percorso non valgono un gran che.
Usi anche la moto da trial? Hai intenzione "da grande" di passare a quella?
Se devo essere sincero ci ho riflettuto parecchie volte. Tutti mi hanno sempre ripetuto che i bravi mototrialisti sono venuti dalle biciclette ma a me piace tanto girare a forza di braccia e pedali e con i motori sono un po' negato: penso che resterò per parecchio un semplice biker.
Come vivono a casa questa tua passione?
In casa siamo in quattro: mio fratello Franco si chiede come si possa passare il proprio tempo libero a farsi certe sudate ed essere contenti più che mai. Mio papà è contento, anche se non ha avuto una domenica libera in tutta l'estate. Eee...mia mamma l'avete vista: no comment...
Ti piacerebbe insegnare ad altri il BikeTrial?
Certo, anche perchè se riesci a passare bene le informazioni agli altri vuol dire che l'argomento lo conosci proprio bene. Intanto, per cominciare, seguo un bimbo di 6, anzi adesso 7 anni. E' fortissimo, non ha paura di niente e vorrebbe partecipare al campionato il prossimo anno... se fa il bravo! Anche il suo soprannome è già un programma: si fa chiamare boss. Se tiene duro mi sa che ne vedremo delle belle.
Hai un computer? Guardi i video di BikeTrial?
Avevo un computer, sì perchè ultimamente mi ha lasciato. Ora uso quello di mio fratello, soprattutto per guardarmi i video; secondo me non si possono definire noiosi questo tipo di video. Puoi paragonarti e dire: "Certo che ne ho ancora molta di strada da fare", perchè è impossibile saper fare tutto quello che si trova filmato. E' sempre interessante, ed anche bellissimo provare a imitarli.
Cosa risponderesti se qualcuno mentre ti alleni in città ti accusa di essere un vandalo?
Io fortunatamente non abito in città e questo problema lo vivo poco. Da noi poi nessuno è così esplicito da definirti vandalo (anche se magari lo pensa). Una volta infatti stavamo girando in paese, il sindaco aveva appena sistemato il piazzale davanti al municipio, dove ci sono cordoli e muretti. Quando ci ha visti ci ha chiesto di non stare lì a saltare. Il mio amico subito ha risposto: "Stia tranquillo, non ci facciamo male."
Preferisci ostacoli di tipo indoor o sul naturale?
Quel che mi piace di più è poter variare le zone. Un bel misto di naturale e artificiale è sempre il massimo che si può trovare.
Cosa pensi degli incontri precampionato come quello di Genova del 2009?
Per me è stato bellissimo, a parte il vento gelido. Ci siamo trovati tutti insieme e abbiamo passato una bella giornata. Inoltre era la mia prima occasione di conoscere questo mondo nuovo...
Grazie "Grande Marchigno", è stato molto piacevole ed interessante, complimenti per il tuo grande 2009 ed a presto.
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E' in Edicola in Nuovo numero di
BUON NATALE E MERAVIGLIOSO ANNO NUOVO da Trial Magazine
SOMMARIO
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ALESSANDRO ALLEGRETTI
Il Protagonista del 2009 di questa intervista è un quindicenne marchigiano già affermato in campo internazionale.
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UISP LEGA CICLISMO NAZIONALE

Per concludere è stato un enorme piacere avere la disponibilità del signor Iacoponi e non ultimo il Teto!!
Ciao!
Ivan
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Hotel Al Corso LEGNANO Gentili Signori,
Con vero piacere che vi pregiamo sottoporre alla Vostra cortese attenzione la nostra migliore quotazione quale convenzione, riservata a Voi, per l’utilizzo della nostra struttura.
Tariffe camere/ Prix chambre:
Singola / Single room 50,00 euro
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Quadrupla 115,00 euro
La suddette tariffe sono comprensive di IVA e colazione a buffet
All Rates include breakfast.
Ringraziamo per l’attenzione e nell’attesa di un Vs. Cordiale cenno di riscontro,
cogliamo l’occasione per porgerVi.
Fiera di Rho/Pero "Milano":
Raggiungibile in auto: 15 minuti di autostrada. www.viamichelin.it
Con treno da legnano alla stazione fiera Rho 20 minute.www.trenitalia.it
Con Bus pubblico: 30 minuti con fermata Rho Fiera. www.movibus.it
Distinti saluti.
La direzione
Albergo al Corso **
C.so Magenta, 137
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Tel. 0331.597538 - fax 0331.545478
Web: www.albergoalcorso.it - E-mail:
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Il soggetto di questa nuova intervista è il dominatore della categoria Senior che il prossimo anno debutterà con merito nella categoria maggiore.
Ivan Bonali, di Bienno, in provincia di Brescia, 20 anni, partecipa al Campionato Italiano con la ASD Dynamic Trial e proviene dal mondo della moto.
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Domenica 13 dicembre 2009 allo Snack’n Trekking di Legnano si svolgerà la prima edizione di “Direct Clash” gara di BikeTrial aperta a tutti gli agonisti ad eliminazione diretta.
Oltre alla manifestazione agonistica, nel corso della giornata verranno anche premiati gli Atleti BIU che hanno partecipato ad eventi internazionali durante la stagione 2009 e verranno anticipate alcune novità della stagione 2010. Indipendentemente dalla gara ci sarà spazio per tutti, per allenarsi, divertirsi e quindi (come sempre) siete TUTTI INVITATI.
La manifestazione agonistica inizierà alle ore 11,00 ma le iscrizioni saranno aperte dalle ore 9,30. Partenza primo concorrente
alle ore 11,00; Durata delle qualifiche 120 minuti. Inizio fase finale ad eliminazione ore 13,30.
Regolamento DIRECT CLASH 2009:
La partecipazione è aperta a tutti gli agonisti in regola con il tesseramento UISP – FCI 2009 per un massimo di 32 iscritti. Le iscrizioni
si effettueranno come di consueto sul sito www.biketrialitalia.it. Farà fede l’ordine cronologico di iscrizione.
- Conteggio penalità BIU.
- Iscrizione € 20.
- Categoria unica, età minima 13 anni.
- Prima fase di qualifica, tempo complessivo per le qualifiche 120 minuti:
- Gara su 4 zone con partenza sincrona. Un pilota a zona.
- Tempo massimo per zona 60 secondi.
- Cambio zona entro 30 secondi. 2 giri. Mancata o ritardata partenza in zona = 5 penalità.
- Redazione della Classifica di qualificazione: Passano i primi 8.
- I qualificati entrano nella fase eliminatoria a due Gironi.
- Sfide a copie su due zone, con scambio di zona. Vince la sfida chi totalizza minore somma di penalità nelle due zone. In caso di parità (al netto delle discriminanti) vince chi ha impiegato meno tempo come somma dei tempi delle due zone.
- Girone A: Eliminazione diretta (girone vincenti).
- Girone B: Eliminati dal Girone A ad eliminazione diretta contro eliminato dalla fase successiva del Girone A.
- Finale tra vincitore Girone A e vincitore Girone B. Il vincitore di B (girone perdenti) dovrà battere in finale il vincitore di A per 2 volte.
- Tempo massimo per zona 60 secondi.
Montepremi:
€ 200 complessivi.
Primo Classificato € 100
Secondo Classificato € 60
Terzo Classificato € 40.
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Nalale da Acroland
Acroland.it promuove fino al 24 Dicembre tutti gli articoli in catalogo con uno sconto netto eccezionale del 15%.
Attenzione ! Ne potranno usufruire solo i regolari iscritti alla UISP Tesserati Biketrial.
Occorre quindi presentare la tessera personale per usufruire della scontistica.(VIa fax o email al momento dell' acquisto)
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Introbio, 13 novembre 2009
Gustinquota 2009 programmata per il 15 novembre è stata annullata.
Cari amici, con rammarico devo annunciare che ai Piani di Bobbio ci sono più di 70 cm di neve e nemmeno con il gatto delle nevi siamo riusciti a creare una situazione tale da poter far girare i ragazzi in sicurezza. Pertanto dobbiamo nostro malgrado annullare l’evento. Scusate per il ritardo, ma ci abbiamo provato in tutti i modi.
Michele Berera
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Roberto Ricci, classe 1954 è il team manager della squadra di BikeTrial del gruppo INZANI - ISOMEC.
Roberto, raccontaci qualcosa di questo gruppo:
La squadra fa parte del Circolo INZANI– ISOMEC, un circolo storico di Parma che nacque nell'ottobre 1948, quando un gruppo di ragazzi con una grande voglia di divertirsi e stare insieme dopo i drammatici anni della guerra, seguendo il consiglio di amici più anziani, decise di organizzarsi e dar vita ad un circolo all'interno del quartiere, formando anche una piccola squadra di calcio; attualmente conta più di mille (!) iscritti fissi più numerosissimi sportivi che frequentano il Circolo: Calcio, Calcetto, Pallavolo, Tennis, Tiro con l’arco, Ciclismo, MTB, Bike Trial, Ju jitsu, Judo, Podismo, Sci, Reiki Usui, Ritmica, Pesca, Teatro, Ginnastica, Fotografia, Kung–Fu, Danza, sono gli sport e le attività praticate nelle diverse sezioni; il fondatore fu Virgilio Avanzini.
Io sono il Team Manager del BikeTrial, ma il gruppo del Ciclismo, che conta oltre settanta appassionati ed è guidato da Raffaele Cozzani, membro anziano del consiglio del Circolo. Il Bike Trial è l’unica sezione del Ciclismo che partecipa a competizioni nazionali.
Il Circolo è costituito da una antica casa colonica in cui si trovano il Bar, il Ristorante, ed alcune sale per le attività ricreative. Esternamente troviamo 3 campi da Calcio, 4 campi da Tennis, 1 campo da Calcetto, ed una nuovissima Palestra che contiene 2 campi da Tennis, all’avanguardia sotto il profilo costrittivo e della sostenibilità ambientale, un’area di allenamento BikeTrial, ed una per il Tiro con l’arco. Infine ci sono varie infrastrutture quali spogliatoi e garage.
Sorprendente. Ora passiamo a domande più specifiche:
Con la INZANI - ISOMEC organizzi la tua gara sempre in concomitanza con la festa del quartiere Montanara; questo, se dal punto di visto del lavoro è maggiormente impegnativo, dovendo "costruire" delle zone indoor, dona in cambio alla squadra (ed al BikeTrial) una grande visibilità nel centro di una città di medie dimensioni, fornendo il contatto con un grosso e variegato pubblico da cui trarre potenziali nuove adesioni oltre ad eventuali e fondamentali sponsor...Come reagisce la città prima durante e soprattutto dopo questa manifestazione?
La Città e le persone aderiscono con interesse, sostenendo l’iniziativa, soprattutto tramite l’associazione "Montanara Insieme". Sulla stampa locale compare sempre un articolo di annuncio della gara e viene garantita la presenza di un giornalista/fotografo nell’arco della competizione. L’aspetto di maggior rilievo è che la squadra di BikeTrial e l’INZANI - ISOMEC risultano sempre più integrati nelle attività sportive della città. Quest’anno consentirà di proporre almeno due progetti che saranno valutati e sviluppati con il Comune. Uno sulla educazione e sulla sicurezza stradale, anche attraverso le tecniche di guida come il BikeTrial, ed uno per la creazione di un polo sportivo delle due ruote (MTB, BMX, BikeTrial) nei pressi del quartiere Montanara, che da quattro anni ospita la gara di Campionato.
Si è parlato spesso di organizzare qualcosa di anche maggiore di una prova di Campionato Italiano a Parma...hai qualche anticipazione?
Le manifestazioni di attrazione sportiva o quelle competitive di portata internazionale comportano una attenta valutazione del volume di impegni economici e di tempo necessari. La Città sarebbe pronta ed avrebbe le caratteristiche per coniugare all’evento anche molti elementi di natura turistica ed alimentare, che renderebbero ancora più affascinante una esperienza del genere. Io però mi sono dato un limite negli impegni e per il 2010 non abbiamo progetti in tal senso, avendo pianificato un grosso sforzo sul fronte scuole e su quello dell’area sportiva. Credo che si debba procedere per priorità. Ora dobbiamo far permeare il messaggio del BikeTrial sul tessuto cittadino in modo più profondo. Dobbiamo creare una conoscenza del nostro sport che coinvolga quanto più possibile persone e giovani. Magari anche ragazze.
In questo 2009 INZANI - ISOMEC si è presentata, un po' a sorpresa, con uno squadrone "acquisendo" sotto i propri colori durante lo scorso inverno il gruppo “di Verona” che si è aggiunto agli atleti emiliani già in squadra ...
Si. La squadra è stata onorata dall’adesione spontanea degli amici di Verona. Questo ha rafforzato il gruppo ma, soprattutto, alcuni nostri principi base. INZANI - ISOMEC e la UISP identificano nello sport una ragione di stare insieme e di creare legami umani importanti, di fare attività da cui trarre giovamento fisico ma anche umano. La squadra INZANI - ISOMEC non aveva alcuna previsione in tal senso, e quindi non aveva strumenti proporzionati. La bellissima esperienza che si stava concretizzando ha generato una grande entusiasmo in me e nella squadra. Pertanto, con un certo sacrificio si è cercato di dare una identità univoca a questi atleti e di raggiungere obiettivi comuni. Anche l’INZANI - ISOMEC ha molto apprezzato quanto è accaduto ed approva gli sviluppi che si intende portare avanti nel piano 2010 e 2011. Intendiamo crescere anche come numero, ma non solo. Nel 2010 le iniziative saranno all’altezza del valore atletico ed umano dei ragazzi e proporrà un’immagine della squadra all’altezza dei risultati di quest’anno. I nostri ragazzi hanno saputo portare sia come atleti singoli e sia come “gruppo” un bell’esempio di come ci piace fare il Trial. Piazzamenti e due gare molto diverse ma molto sfidanti entrambe. Come Team Manager sono veramente orgoglioso dei nostri atleti e di ogni pedalata fatta, o di ogni ostacolo hanno superato.
Risultati 2009. Non si poteva fare meglio. O no?
Abbiamo il vincitore assoluto e molti atleti sul podio del Campionato. Siamo stati con onore la seconda squadra dietro al Dynamic Trial che ha una tradizione trialistica invidiabile. Ma, come è consueto, ogni sportivo di valore atletico ed umano sa che si può sempre fare di meglio. Il compito del Team Manager, dell’INZANI - ISOMEC e della UISP è di rendere possibile ad ogni singolo ragazzo il raggiungimento dell’obiettivo che si è posto ad inizio anno. Trattandosi di ragazzi non professionisti, naturalmente, questo deve avvenire nel rispetto degli altri impegni (studio, lavoro, famiglia) che ognuno di noi ha. Ognuno ha una sua vita di impegni e di responsabilità, e con quella deve fare i conti. La squadra ed io ci impegneremo sempre per dare un valore aggiunto concreto a tutti i propri iscritti ed al mondo del Bike Trial più in generale.
Dalla gara di Alcenago detenete anche il record di partenti. Quanto ci si metterà a ritoccarlo nuovamente?
La domanda merita una risposta coraggiosa e lucida. A mio modo di vedere, possiamo sviluppare ancora un certo numero di iscrizioni oltre le 61 di Verona, anche se oggi la rincorsa al record potrebbe apparire un mero esercizio da “Guinness”. Credo, per il bene del nostro movimento, che sarebbe più giusto vederlo come un obiettivo da raggiungere in modo uniforme in un numero maggiore di gare del Campionato. Questo darebbe un segnale ed un vero valore all’operato che da anni vede tutti noi, con Massimo Iacoponi in primis seguito da Giuliano Gualeni, impegnati a far diventare il BikeTrial sempre meno “marginale”. Non bisogna mai fermarsi, ma consolidare un risultato sì.
La squadra sta "coltivando" qualche giovanissimo che si sta appassionando a questo sport?
Per ora abbiamo pochi giovanissimi. Per contro possiamo contare su piloti che sanno dire la loro e che possono fare da leader per i più giovani. Di certo, il 2010 sarà l’anno in cui l’INZANI - ISOMEC cercherà di raccogliere le nuove leve per iniziare un percorso di prospettiva.
Oggi, forse come non mai, il Bike Trial in Italia sta uscendo dai confini in cui è sempre stato relegato e si sta sempre più facendo conoscere dal grande pubblico. Che ne pensi?
Credo che il nostro Trial sia stato relegato in un angolo del sistema più perché noi non abbiamo avuto l’energia per uscire da quell’angolo e per farci vedere. Credo che abbiamo avuto nel passato atleti di grande rilievo, che però hanno abbandonato lo sport tecnico per trovare altre soddisfazioni personali ed economiche del tutto comprensibili. A mio modo di vedere, Limatore risulta l’atleta al quale tutti dovrebbero inchinarsi per la forza morale e la determinazione con cui sostiene il movimento, con cui presenzia al nostro Campionato. A prescindere dall’onore che comporta averlo nell’INZANI - ISOMEC, ritengo fondamentale che l’icona del nostro mondo stia i mezzo ai giovani, che faccia vedere ancora oggi un gran Trial. La dimensione internazionale può essere conquistata da un singolo pilota. Resterebbe però un risultato effimero. Per anni è mancata la dimensione “nazionale” del nostro sport. Oggi abbiamo tanti atleti che possono competere ad alto livello, che fanno parte di una scuola di Trial Italiano, e sono all’interno di un vero “movimento” dove il contagio positivo fra talenti esiste, funziona.
UISP apprezza molto quando si ottiene una dimensione interregionale dello sport, dove c’è chi coinvolge, chi comunica, chi facilita l’instaurarsi di sogni per renderli progetti di vita. Noi come Bike Trial Italia abbiamo maturato questa consapevolezza e ci identifichiamo in questa prospettiva. Con calma e determinazione daremo a molti giovani la possibilità di raccogliere belle soddisfazioni.
Come vedi lo sviluppo e la crescita del Bike Trial in Italia ed all'estero? Quanto e cosa ci manca per raggiungere i paesi leader?
Un campionato forte con molti partecipanti, organizzatori che sapientemente fanno crescere le difficoltà progressivamente, la volontà di restare “amatoriali” ma non per questo approssimativi, una struttura di giudici ed operatori qualificata. Bike Trial Italia opera in questa direzione.
Tolte la Spagna e la Francia, i numeri che le singole nazioni muovono sono sempre molto modesti. Noi abbiamo però operato bene negli ultimi due anni con un movimento in crescita costante, tantissimi giovani, ma poche donne. Abbiamo solo in parte arginato la perdite di atleti importanti verso la Federazione. Questo fatto era inevitabile, ed è accaduto con nostro notevole dispiacere ma con la concreta consapevolezza che la strada del professionismo richiede altre organizzazioni alle spalle. Siamo felici per questi amici che hanno conquistato la loro dimensione. Vorremmo che ci frequentassero di più per farci “raccontare” il loro Trial. Tornando a noi, penso a queste priorità:
Giudici accreditati
Squadre e non atleti singoli
Impegno dei Team Manager a dare supporto e coordinamento ai propri atleti
Un campionato selettivo e formativo
Un coordinamento nazionale per creare opportunità di visibilità e di risorse economiche da investire sugli atleti
INZANI – ISOMEC sez. BikeTrial tra dieci anni. Come sarà?
Io non la capacità di traguardarmi così avanti. Però nel medio termine, diciamo nei prossimi tre anni, INZANI – ISOMEC vuole diventare una squadra di piloti che sia di riferimento per l’Emilia e per il Veneto. Chi intendesse approcciare il BikeTrial dovrà sapere dove rivolgersi. Una sorta di scuola del Trial “cittadino” di alto livello. Penso ad una squadra di 20 atleti iscritti e praticanti nel campionato. Soprattutto tutti molto soddisfatti dello sport che praticano e dell’ambiente in cui lo fanno.
L'Italia del BikeTrial, tra dieci anni. Come sarà?
Bella domanda. Bike Trial Italia lavora per dare credibilità e robustezza al movimento, e siamo solo all’inizio. Tra 3 anni nel 2012, credo che saremo in grado di schierare non casi isolati di piloti a livello internazionale, ma una serie di talenti preparati e determinati a confrontarsi con i grandi mondiali. Per farlo dobbiamo cogliere le priorità che accennavo prima. Se l’energia che stiamo mettendo in campo non produce un BikeTial nazionale che possa confrontarsi alla pari con i grandi del momento, allora autorizziamo fin da ora i nostri piloti a usare i Team Manager come ostacoli!
Che commentare?! Davvero illuminante. Grazie Roberto, complimenti per i risultati conseguiti in questa stagione ed in bocca al lupo per le prossime attività della INZANI - ISOMEC.
altre informazioni su http://www.circoloinzani.it/
R.C. per BikeTrial Italia
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Introbio, 26 ottobre 2009
In occasione della 4 edizione di “Gustinquota”, che si svolgerà il 15 Novembre ai Piani di Bobbio
‐Lecco‐, HM Racing, con la preziosa collaborazione del Campione Italiano FCI di Trial, Paolo Patrizi, allestiranno un percorso dedicato a tutti i possessori di Bike Trial Monty. Il percorso, a circa 1.000m di altezza, sarà caratterizzato da zone naturali alternate a zone indoor, per tutti i livelli, anche per gli atleti più giovani.
A partire dalle ore 10.00 la cabinovia sarà in funzione gratuitamente per tutti. I rifugi saranno aperti e proporranno menù tipici a prezzi convenzionati, con i piatti della tradizione valsassinese, e tutti i Bikers potranno fin da subito prendere confidenza con le zone.
Inoltre, l’organizzazione di “Gustinquota”, con la collaborazione di HM Racing porterà sulle piste da sci una magnifica esposizione di Quad, moto da enduro, da trial e naturalmente di Bike Trial !
Ma non è finita qui, perché oltre a disegnare le zone e a seguire con preziosi consigli tutti i Bikers, il Campione Italiano FCI di Trial categoria Elite Paolo Patrizi si esibirà in uno spettacolare Show che coinvolgerà il pubblico presente.
Vogliamo parlare di numeri? Bene, lo scorso anno sono salite ai Piani Di Bobbio oltre 6.000 persone, per l’edizione 2009 la previsione si avvicina alle 10.000 presenze, cosa aspetti?
Unisciti a noi e divertiti con Monty !!
Per raggiungere l’evento:
Piani di Bobbio ‐LCFunivia
di Barzio ‐LC‐ (gratuita)
www.pianidibobbio.com
IN COLLABORAZIONE CON:
Per qualsiasi informazione:
Paolo Patrizi
Michele Berera