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marco_selva2Marco Selva è un pilota che proviene da una delle zone a maggior concentrazione trialistica d'Italia, la Valsassina, essendo nato a Lecco il 26 agosto 1995, e vivendo tra Primaluna, dove risiede, e Taceno, dove il papà lavora come falegname. Dopo l'esordio in alcune gare della scorsa stagione, quest'anno ha disputato la sua prima stagione agonistica completa, presentandosi praticamente a tutti gli eventi agonistici e non del 2009, trionfando nel Campionato Italiano BIU-UISP nella categoria minime.

Sempre accompagnato dalla vulcanica mamma Gianna e dal più tranquillo e sorridente papà Sergio, si è fatto notare per l'educazione, la simpatia e la sua incredibile passione in questo sport.

Ecco le nostre domande a Marco

BikeTrial, la prima volta...   

selva4La prima volta che ho visto praticare il BikeTrial ero uno spettatore alla gara di Primaluna e mi hanno colpito molto le esibizioni acrobatiche di alcuni atleti, soprattutto quanto saltavano dal ponticello che per noi ragazzi del posto è sempre stata una "cosa assolutamente da non fare".    

 

Da quanto tempo fai BikeTrial?          

Ho comprato la mia prima bike nell'aprile del 2008 e durante quell'estate ho cominciato a cimentarmi con i primi saltelli...

 

Il tuo pilota di riferimento o idolo?     

Come tutti anch'io ho qualcuno che stimo e ammiro e non può che essere colui che mi ha insegnato le basi di questo sport, ossia quel "pazzo" di Paolo "POOL" Patrizi.

 

 Solitamente ti aiuta qualcuno in zona?

In gara preferisco sbagliare da solo e quindi solo raramente chiedo consigli, che immancabilmente non seguo, perchè quando ti trovi in zona con la bike, e non solo a piedi, le cose sono molto diverse.

 

La stagione 2009...

La stagione appena trascorsa non è per me comparabile con nessun'altra perchè è la prima volta che mi cimento in un'avventura così. Posso sicuramente affermare che essendo partito con l'intenzione di divertirmi, DIVERTIRMI, DIVERTIRMI e posso a ragione sostenere di aver centrato il mio obiettivo principale, anzi, anche qualcosa di più.

 

Hai qualcosa da rimproverarti o di cui sei particolarmente orgoglioso per quanto riguarda il tuo 2009?

Non penso di avere grandi rimproveri da farmi, nè motivi particolari per cui essere orgoglioso... ho ancora tanta di quella strada da fare!!!

 

Come sono state le gare?  

In genere posso dire che le gare hanno subito un innalzamento di livello dall'inizio della stagione in poi. Del resto la cosa è stata più che correttaselva 3 visto che all'inizio non si è ancora molto in forma e poi, col passare dei mesi, si "carbura" meglio.

 

La gara più e quella meno bella del 2009.

Le gare più belle per me sono state due (senza niente togliere alle altre): Piateda, perchè la prima gara del primo campionato non si scorda mai, e Castiglioncello, perchè da allora mi sono reso conto che potevo anch'io provare a vincere. La meno bella..... beh, Parma. Perchè... sono state tante le coincidenze che hanno rovinato una bella giornata (il clima troppo afoso, le zone per la prima volta davvero impegnative, una certa lungaggine per arrivare a definire le classifiche, la stanchezza della scuola (si era a fine maggio)... ma è meglio guardare avanti.

 

Il tuo commento riguardo l'ambiente del Campionato Italiano BIU-UISP.

Bellissima la compagnia, buonissimi gli stimoli che arrivano dagli altri, particolarmente di supporto sentire gli avversari che tifano per te e ti incoraggiano e poi... due panini mangiati in compagnia, la tavolata immensa prima della gara di Rieti, Congiu, il nonno, che dispensa consigli (che vanno un gran bene...) e che ti fa sentire cresciuto quando sei tu a poterli dare a lui...  Quello che non mi piace è essere obbligati a partire dalla stessa zona tutti quanti e doversi fare anche più di 35 minuti di coda prima di potersi mettere in gioco (come è successo ad Alcenago). Non sarebbe meglio lasciare ai bikers la possibilità di scegliere quali zone affrontare e con quale ordine?  Altro dettaglio che mi piacerebbe poter trovare nei prossimi mesi è un angolo per il riscaldamento prima della gara. E' vero che in tanti casi non c'è tempo prima, ma quando si può...

 

Otto gare nel 2009, troppe?  

Le gare non sono mai troppe. Per noi che abbiamo sempre tanta voglia di confrontarci e stare insieme non c'è un numero di troppo. Pensando a chi ci accompagna mi viene da dire... ma dai, che vi divertite un sacco anche voi!!!

 

Le gare sono tutte al centro-nord, esclusa Rieti, come fare per esportare il BikeTrial nel resto del Paese? 

Non conosco biker del sud e non ho idea di quanti potrebbero essere. Sicuramente in parecchie regioni dell'Italia meridionale sarebbe possibile allenarsi anche a fine inverno quando da noi non se ne parla proprio. Se si organizzasse un bel campo scuola (per le vacanze di carnevale?!!), magari con trasporto collettivo in pulmann, per rendere anche il viaggio un bel momento, sarebbe una gran bella iniziativa.

 

Sportivamente parlando, nel futuro...

Se volete sapere quello che mi piacerebbe fare vi accontento subito: vincere, ovvio. Peccato però che man mano che passa il tempo mi rendo conto che gli altri impegni mi permettono sempre meno di cavalcare la mia piccola 20".
La sfida dura non è trovare la voglia di allenarsi (non manca mai), non è recuperare un angolo in cui poter affrontare nuove prove (anche se adesso con la neve è quasi impossibile), ma è avere il tempo per farlo. La voglia è comunque tanta e quindi non ho intenzione di fermarmi. Non riuscirò di certo ad essere migliore di tanti campioni ma il desiderio è così grande che guarderò sempre avanti e terrò presente, sempre, che avrò comunque vinto ogni volta che mi sarò divertito.

 

L'allenamento?

A casa mi alleno quasi sempre da solo, e questa è la parte peggiore. A volte riesco a recuperare qualche amico e passiamo qualche ora in compagnia. Non c'è bisogno di dirlo, tutta un'altra cosa!

 

podio_selvaQuando ti alleni si ferma mai qualcuno a guardarti? Hai "contagiato" qualche amico con la tua passione? 
Capita spesso, proprio perchè è uno sport semisconosciuto, che quando ci si allena chi passa rallenti per curiosare. Fa piacere parlare e spiegare perchè non ha il sellino, l'importanza dei freni, la fatica e la ricompensa che si ottiene quando si riesce in qualcosa. Anche alcuni ragazzi del paese adesso hanno preso la bike e mi chiedono di allenarmi con loro. Lo faccio sempre molto volentieri, specialmente quando sono piccoli e ti vedono come un pro e ti chiamano "Grande Marchigno".

 

Il tuo parere sulla crescita di questo sport in Italia.

Cresce, cresce. All'estero sono nati un po' prima, e quindi sono già un po' più grandi di noi, ma la nostra voglia è tanta. Speriamo di progredire in fretta partendo da dove loro sono già arrivati per poter competere presto alla pari. 

 

Studio e lavoro.

Studio. Sono al primo anno di scuola superiore e mi rendo conto di aver fatto bene a godermi in tutto relax la terza media. Adesso non c'è più tempo. Non so ancora bene in quale direzione andrà la mia vita dopo la scuola ma se potessi trovarmi un'occupazione che mi lasciasse nel mondo delle bici sarebbe la realizzazione di un bel sogno.

 

Marco Selva tra dieci anni? 

Non ho idea di come potrò essere, ma di certo l'esperienza del mio sport mi lascerà un modo di avvicinarmi alla vita un po' diverso rispetto a quello di buona parte dei miei coetanei, che passano il tempo libero senza sapere cosa fare.

 

Bike, quale?

La mia bike è una Monty Kamel, modello 2010, bella e abbastanza reattiva. Di certo con delle differenze rispetto al modello precedente, spero siano tutte in meglio. Il mio sogno però è... rosa (e gli appassionati non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni). Per quest'anno però non mi sento ancora pronto. Meglio aspettare, farsi più muscoli, diventare più leggeri sulla bici e poi... cambiare decisamente!

 

Protezioni, quanto sono importanti? Dal tuo punto di vista il BikeTrial è uno sport pericoloso?

Pericoloso il BikeTrial? Direi proprio di no. Certo l'attenzione non deve mancare mai, ma non solo per questo sport. Le protezioni sono importantissime. Proteggiamo la bike dai graffi e perchè non ripararci la pelle dai segnacci che lasciano i pedali? I paratibie sono fondamentali. Quando non sai andare ti proteggono ma anche quando sei migliorato sono indispensabili perchè osi di più e quindi, rischiando di più "...quando botti son dolori!". Io sia in gara che in allenamento non so fare a meno di guanti, casco e parastinchi. E' un'abitudine che ho preso da subito e non ci penso neanche. Fa parte dell'attrezzatura, come la pompa o i pezzi per le riparazioni. Non sono molto d'accordo sull'uso di magliette a manica lunga nè di pantaloni lunghi: se è per il freddo ognuno si regola secondo il proprio livello di sensibilità e come protezione dai piccoli incidenti di percorso non valgono un gran che.

 

Usi anche la moto da trial? Hai intenzione "da grande" di passare a quella?

Se devo essere sincero ci ho riflettuto parecchie volte. Tutti mi hanno sempre ripetuto che i bravi mototrialisti sono venuti dalle biciclette ma a me piace tanto girare a forza di braccia e pedali e con i motori sono un po' negato: penso che resterò per parecchio un semplice biker.

 

selva_familyCome vivono a casa questa tua passione?

In casa siamo in quattro: mio fratello Franco si chiede come si possa passare il proprio tempo libero a farsi certe sudate ed essere contenti più che mai. Mio papà è contento, anche se non ha avuto una domenica libera in tutta l'estate. Eee...mia mamma l'avete vista: no comment... 

 

 Ti piacerebbe insegnare ad altri il BikeTrial?

Certo, anche perchè se riesci a passare bene le informazioni agli altri vuol dire che l'argomento lo conosci proprio bene. Intanto, per cominciare, seguo un bimbo di 6, anzi adesso 7 anni. E' fortissimo, non ha paura di niente e vorrebbe partecipare al campionato il prossimo anno... se fa il bravo! Anche il suo soprannome è già un programma: si fa chiamare boss. Se tiene duro mi sa che ne vedremo delle belle.

 

Hai un computer? Guardi i video di BikeTrial?

Avevo un computer, sì perchè ultimamente mi ha lasciato. Ora uso quello di mio fratello, soprattutto per guardarmi i video; secondo me non si possono definire noiosi questo tipo di video. Puoi paragonarti e dire: "Certo che ne ho ancora molta di strada da fare", perchè è impossibile saper fare tutto quello che si trova filmato. E' sempre interessante, ed anche bellissimo provare a imitarli.

 

Cosa risponderesti se qualcuno mentre ti alleni in città ti accusa di essere un vandalo?

Io fortunatamente non abito in città e questo problema lo vivo poco. Da noi poi nessuno è così esplicito da definirti vandalo (anche se magari lo pensa). Una volta infatti stavamo girando in paese, il sindaco aveva appena sistemato il piazzale davanti al municipio, dove ci sono cordoli e muretti. Quando ci ha visti ci ha chiesto di non stare lì a saltare. Il mio amico subito ha risposto: "Stia tranquillo, non ci facciamo male."

 

Preferisci ostacoli di tipo indoor o sul naturale?

Quel che mi piace di più è poter variare le zone. Un bel misto di naturale e artificiale è sempre il massimo che si può trovare.

 

Cosa pensi degli incontri precampionato come quello di Genova del 2009?

Per me è stato bellissimo, a parte il vento gelido. Ci siamo trovati tutti insieme e abbiamo passato una bella giornata. Inoltre era la mia prima occasione di conoscere questo mondo nuovo...

 

Grazie "Grande Marchigno", è stato molto piacevole ed interessante, complimenti per il tuo grande 2009 ed a presto.