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logoRoberto Ricci, classe 1954 è il team manager della squadra di BikeTrial del gruppo INZANI - ISOMEC.

Roberto, raccontaci qualcosa di questo gruppo:
La squadra fa parte del Circolo INZANI– ISOMEC, un circolo storico di Parma che nacque nell'ottobre 1948, quando un gruppo di ragazzi con una grande voglia di divertirsi e stare insieme dopo i drammatici anni della guerra, seguendo il consiglio di amici più anziani, decise di organizzarsi e dar vita ad un circolo all'interno del quartiere, formando anche una piccola squadra di calcio; attualmente conta più di mille (!) iscritti fissi più numerosissimi sportivi che frequentano il Circolo: Calcio, Calcetto, Pallavolo, Tennis, Tiro con l’arco, Ciclismo, MTB, Bike Trial, Ju jitsu, Judo, Podismo, Sci, Reiki Usui, Ritmica, Pesca, Teatro, Ginnastica, Fotografia, Kung–Fu, Danza, sono gli sport e le attività praticate nelle diverse sezioni; il fondatore fu Virgilio Avanzini.

intestazionefotoIo sono il Team Manager del BikeTrial, ma il gruppo del Ciclismo, che conta oltre settanta appassionati ed è guidato da Raffaele Cozzani, membro anziano del consiglio del Circolo. Il Bike Trial è l’unica sezione del Ciclismo che partecipa a competizioni nazionali.

Il Circolo è costituito da una antica casa colonica in cui si trovano il Bar, il Ristorante, ed alcune sale per le attività ricreative. Esternamente troviamo 3 campi da Calcio, 4 campi da Tennis, 1 campo da Calcetto, ed una nuovissima Palestra che contiene 2 campi da Tennis, all’avanguardia sotto il profilo costrittivo e della sostenibilità ambientale, un’area di allenamento BikeTrial, ed una per il Tiro con l’arco. Infine ci sono varie infrastrutture quali spogliatoi e garage.

 

 Sorprendente. Ora passiamo a domande più specifiche:

Con la INZANI - ISOMEC organizzi la tua gara sempre in concomitanza con la festa del quartiere Montanara; questo, se dal punto di visto del lavoro è maggiormente impegnativo, dovendo "costruire" delle zone indoor, dona in cambio alla squadra (ed al BikeTrial) una grande visibilità nel centro di una città di medie dimensioni, fornendo il contatto con un grosso e variegato pubblico da cui trarre potenziali nuove adesioni oltre ad eventuali e fondamentali sponsor...Come reagisce la città prima durante e soprattutto dopo questa manifestazione?


pedane_limaLa Città e le persone aderiscono con interesse, sostenendo l’iniziativa, soprattutto tramite l’associazione "Montanara Insieme". Sulla stampa locale compare sempre un articolo di annuncio della gara e viene garantita la presenza di un giornalista/fotografo nell’arco della competizione. L’aspetto di maggior rilievo è che la squadra di BikeTrial e l’INZANI - ISOMEC risultano sempre più integrati nelle attività sportive della città. Quest’anno consentirà di proporre almeno due progetti che saranno valutati e sviluppati con il Comune. Uno sulla educazione e sulla sicurezza stradale, anche attraverso le tecniche di guida come il BikeTrial, ed uno per la creazione di un polo sportivo delle due ruote (MTB, BMX, BikeTrial) nei pressi del quartiere Montanara, che da quattro anni ospita la gara di Campionato.

Si è parlato spesso di organizzare qualcosa di anche maggiore di una prova di Campionato Italiano a Parma...hai qualche anticipazione?


 Le manifestazioni di attrazione sportiva o quelle competitive di portata internazionale comportano una attenta valutazione del volume di impegni economici e di tempo necessari. roberto_hiroLa Città sarebbe pronta ed avrebbe le caratteristiche per coniugare all’evento anche molti elementi di natura turistica ed alimentare, che renderebbero ancora più affascinante una esperienza del genere. Io però mi sono dato un limite negli impegni e per il 2010 non abbiamo progetti in tal senso, avendo pianificato un grosso sforzo sul fronte scuole e su quello dell’area sportiva. Credo che si debba procedere per priorità. Ora dobbiamo far permeare il messaggio del BikeTrial sul tessuto cittadino in modo più profondo. Dobbiamo creare una conoscenza del nostro sport che coinvolga quanto più possibile persone e giovani. Magari anche ragazze.

In questo 2009 INZANI - ISOMEC si è presentata, un po' a sorpresa, con uno squadrone "acquisendo" sotto i propri colori durante lo scorso inverno il gruppo “di Verona”  che si è aggiunto agli atleti emiliani già in squadra ...

 Si. La squadra è stata onorata dall’adesione spontanea degli amici di Verona. Questo ha rafforzato il gruppo ma, soprattutto, alcuni nostri principi base. INZANI - ISOMEC e la UISP identificano nello sport una ragione di stare insieme e di creare legami umani importanti, di fare attività da cui trarre giovamento fisico ma anche umano. La squadra INZANI - ISOMEC non aveva alcuna previsione in tal senso, e quindi non aveva strumenti proporzionati. La bellissima esperienza che si stava concretizzando ha generato una grande entusiasmo in me e nella squadra. Pertanto, con un certo sacrificio si è cercato di dare una identità univoca a questi atleti e di raggiungere obiettivi comuni. Anche l’INZANI - ISOMEC ha molto apprezzato quanto è accaduto ed approva gli sviluppi che si intende portare avanti nel piano 2010 e 2011. Intendiamo crescere anche come numero, ma non solo. Nel 2010 le iniziative saranno all’altezza del valore atletico ed umano dei ragazzi e proporrà un’immagine della squadra all’altezza dei risultati di quest’anno. I nostri ragazzi hanno saputo portare sia come atleti singoli e sia come “gruppo” un bell’esempio di come ci piace fare il Trial. Piazzamenti e due gare molto diverse ma molto sfidanti entrambe. Come Team Manager sono veramente orgoglioso dei nostri atleti e di ogni pedalata fatta, o di ogni ostacolo hanno superato.

attivita_101108225015_ilgazeboRisultati 2009. Non si poteva fare meglio. O no?

Abbiamo il vincitore assoluto e molti atleti sul podio del Campionato. Siamo stati con onore la seconda squadra dietro al Dynamic Trial che ha una tradizione trialistica invidiabile. Ma, come è consueto, ogni sportivo di valore atletico ed umano sa che si può sempre fare di meglio. Il compito del Team Manager, dell’INZANI - ISOMEC e della UISP è di rendere possibile ad ogni singolo ragazzo il raggiungimento dell’obiettivo che si è posto ad inizio anno. Trattandosi di ragazzi non professionisti, naturalmente, questo deve avvenire nel rispetto degli altri impegni (studio, lavoro, famiglia) che ognuno di noi ha. Ognuno ha una sua vita di impegni e di responsabilità, e con quella deve fare i conti. La squadra ed io ci impegneremo sempre per dare un valore aggiunto concreto a tutti i propri iscritti ed al mondo del Bike Trial più in generale.
 
Dalla gara di Alcenago detenete anche il record di partenti. Quanto ci si metterà a ritoccarlo nuovamente?

La domanda merita una risposta coraggiosa e lucida. A mio modo di vedere, possiamo sviluppare ancora un certo numero di iscrizioni oltre le 61 di Verona, anche se oggi la rincorsa al record potrebbe apparire un mero esercizio da “Guinness”. Credo, per il bene del nostro movimento, che sarebbe più giusto vederlo come un obiettivo da raggiungere in modo uniforme in un numero maggiore di gare del Campionato. Questo darebbe un segnale ed un vero valore all’operato che da anni vede tutti noi, con Massimo Iacoponi in primis seguito da Giuliano Gualeni, impegnati a far diventare il BikeTrial sempre meno “marginale”. Non bisogna mai fermarsi, ma consolidare un risultato sì.

La squadra sta "coltivando" qualche giovanissimo che si sta appassionando a questo sport?

Per ora abbiamo pochi giovanissimi. Per contro possiamo contare su piloti che sanno dire la loro e che possono fare da leader per i più giovani. Di certo, il 2010 sarà l’anno in cui l’INZANI - ISOMEC cercherà di raccogliere le nuove leve per iniziare un percorso di prospettiva.

Oggi, forse come non mai, il Bike Trial in Italia sta uscendo dai confini in cui è sempre stato relegato e si sta sempre più facendo conoscere dal grande pubblico. Che ne pensi?

Credo che il nostro Trial sia stato relegato in un angolo del sistema più perché noi non abbiamo avuto l’energia per uscire da quell’angolo e per farci vedere. Credo che abbiamo avuto nel passato atleti di grande rilievo, che però hanno abbandonato lo sport tecnico per trovare altre soddisfazioni personali ed economiche del tutto comprensibili. A mio modo di vedere, Limatore risulta l’atleta al quale tutti dovrebbero inchinarsi per la forza morale e la determinazione con cui sostiene il movimento, con cui presenzia al nostro Campionato. A prescindere dall’onore che comporta averlo nell’INZANI - ISOMEC, ritengo fondamentale che l’icona del nostro mondo stia i mezzo ai giovani, che faccia vedere ancora oggi un gran Trial. La dimensione internazionale può essere conquistata da un singolo pilota. Resterebbe però un risultato effimero. Per anni è mancata la dimensione “nazionale” del nostro sport. Oggi abbiamo tanti atleti che possono competere ad alto livello, che fanno parte di una scuola di Trial Italiano, e sono all’interno di un vero “movimento” dove il contagio positivo fra talenti esiste, funziona.
UISP apprezza molto quando si ottiene una dimensione interregionale dello sport, dove c’è chi coinvolge, chi comunica, chi facilita l’instaurarsi di sogni per renderli progetti di vita. Noi come Bike Trial Italia abbiamo maturato questa consapevolezza e ci identifichiamo in questa prospettiva. Con calma e determinazione daremo a molti giovani la possibilità di raccogliere belle soddisfazioni.

Come vedi lo sviluppo e la crescita del Bike Trial in Italia ed all'estero? Quanto e cosa ci manca per raggiungere i paesi leader?
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Un campionato forte con molti partecipanti, organizzatori che sapientemente fanno crescere le difficoltà progressivamente, la volontà di restare “amatoriali” ma non per questo approssimativi, una struttura di giudici ed operatori qualificata. Bike Trial Italia opera in questa direzione.
Tolte la Spagna e la Francia, i numeri che le singole nazioni muovono sono sempre molto modesti. Noi abbiamo però operato bene negli ultimi due anni con un movimento in crescita costante, tantissimi giovani, ma poche donne. Abbiamo solo in parte arginato la perdite di atleti importanti verso la Federazione. Questo fatto era inevitabile, ed è accaduto con nostro notevole dispiacere ma con la concreta consapevolezza che la strada del professionismo richiede altre organizzazioni alle spalle. Siamo felici per questi amici che hanno conquistato la loro dimensione. Vorremmo che ci frequentassero di più per farci “raccontare” il loro Trial. Tornando a noi, penso a queste priorità:

Giudici accreditati

Squadre e non atleti singoli

Impegno dei Team Manager a dare supporto e coordinamento ai propri atleti

Un campionato selettivo e formativo

Un coordinamento nazionale per creare opportunità di visibilità e di risorse economiche da investire sugli atleti

 

INZANI – ISOMEC sez. BikeTrial tra dieci anni. Come sarà?

Io non la capacità di traguardarmi così avanti. Però nel medio termine, diciamo nei prossimi tre anni, INZANI – ISOMEC vuole diventare una squadra di piloti che sia di riferimento per l’Emilia e per il Veneto. Chi intendesse approcciare il BikeTrial dovrà sapere dove rivolgersi. Una sorta di scuola del Trial “cittadino” di alto livello. Penso ad una squadra di 20 atleti iscritti e praticanti nel campionato. Soprattutto tutti molto soddisfatti dello sport che praticano e dell’ambiente in cui lo fanno.

L'Italia del BikeTrial, tra dieci anni. Come sarà?

Bella domanda. Bike Trial Italia lavora per dare credibilità e robustezza al movimento, e siamo solo all’inizio. Tra 3 anni nel 2012, credo che saremo in grado di schierare non casi isolati di piloti a livello internazionale, ma una serie di talenti preparati e determinati a confrontarsi con i grandi mondiali. Per farlo dobbiamo cogliere le priorità che accennavo prima. Se l’energia che stiamo mettendo in campo non produce un BikeTial nazionale che possa confrontarsi alla pari con i grandi del momento, allora autorizziamo fin da ora i nostri piloti a usare i Team Manager come ostacoli!

Che commentare?! Davvero illuminante. Grazie Roberto, complimenti per i risultati conseguiti in questa stagione ed in bocca al lupo per le prossime attività della INZANI - ISOMEC.

 

altre informazioni su http://www.circoloinzani.it/

R.C. per BikeTrial Italia